Non crediate che in pensione fate rappresentanti di divani e divani no! Non puoi permetterlo il movimento inanzi tutto e sopra tutto impegnarsi in modo da riempire le giornate cosa che faccio …. Fisicamente non ho fisico atletico anzi…unica cosa riesco a pedalare e in estate nuotare . Dunque da un paio di anni con la mia Bianchina con la tecnologia app. Komoot giri facili e sicuri piste ciclabili e sentieri …..senza grosse salite magari con qualche sosta in modo che alla prossima uscita rifaccio volentieri . Purtroppo il mio fisico è da salite ma in discesa vado forte .Il nostro Friuli ci regala posti e panorami incantevoli dei veri polmoni di ossigeno che ti rigenerano . Oggi mancava Fabrizio Iron man che si diverte con me a stuzzicarmi a farmi fare salitone ma se gli dici vai con loro che fanno salite serie tira fuori tutte le scuse 😀😅dice che non mangia pranzo ma se c’è divora pure il piatto hahahah😆 A parte gli scherzi e le prese in giro un bel tocca sana…..questi giri green scopri dei posti che a piedi o moto non li vedi è un bel viaggiare detto questo : oggi ai nastri di partenza >Sandro Pompir , Francesco (Che) lui con muscolare gravel con gomme lisce 😱un ciclista di lungo corso ma gli piace differenziarsi ama le sfide troppo facile con E-bike enel ecco una foto per descrivere il suo modo di essere fuori dai schemi e contro corrente 😍😁:
Ore 8.45 presenti arrivano puntuali e partiamo subito senza sapere li faccio partire senza nemmeno un caffè … al mattino ovviamente non c’è “quel caldon ferragostano ” ma pedalando ti scaldi a parte le braccia . Imbocchiamo ippovia river Cormor ma la peroriamo tra pozze fango e tanto fogliame che rende viscido per quello vi dico di Francesco Gravel con gomme lisce ma tutto procede bene nessun intoppo . Merendin dopo Colloredo di M.Albano dal Ceyenne crudo e formaggio non sarà il caffè perso ma ha il suo perchè! Riprendiamo strada ma oggi la tecnologia non ci ha dato una mano un po’ navighiamo a vista, a naso e con il nostro sesto o settimo senso …. Giornata invernale tutto sommano non fredda e soleggiata ottima direi rientriamo per i sali scendi per Moruzzo Villalata , passando per il parco di Bertrando ma li Francesco ci abbandona per impegni . Io e Sandro al Pin-up pranzo operaio anzi ex ottimo e rientriamo bel giretto !! ora un po’ di foto : https://photos.google.com/share/AF1QipO1TT5bMhlz1JnN0QYJjjks2lM0bL7kMBA_nEkG58jDjh3TaASwej0JzUSVkZhxfg?key=RFJkZ2JPWGxYc1FDU3pFLTBDaHNTLXIxRzE4MUpn
si parte assenza di nuvole
quello nel ombra sono io
ormai l’autunno finito le foglie son cadute la vegetazione va in letargo
ecco i compagni di merende di oggi a Sx Sandro a Dx Francesco
che dire sereno è ….
ancora il lavorazione da 1976 … ma non si molla
merendin dal ceyenne nel dubbio comprato salamino fumato non si sa mai un mal di gnot ….
spettacolo original
Personalmente penso che molti non apprezzano le cose più semplici non sanno godersi questa vita dove siamo di passaggio dove tutti prima o poi faremo la stessa fine 😁 tanto vale godersela …..ma sopra tutto sapere apprezzare che non è da tutti ….
le ledre
siamo entrati nel parco di Bertrando
Il parco del Beato Bertrando, alle porte di Udine, è un’area protetta che si estende su circa 230 ettari e include terreni coltivati, prati, boschi, splendidi filari di gelso con la cornice, sullo sfondo, delle Prealpi.
Gli accessi per accedere al parco sono diversi, noi siamo entrati da Bonavilla (Passons). All’interno del parco ci sono vari percorsi utilizzabili da mezzi agricoli e percorribili sia a piedi, sia in bicicletta, sia con il passeggino (il fondo è sterrato, quindi meglio passeggino da trekking).
Lungo le stradine ci sono spesso cartelli con la piantina del luogo e varie informazioni interessanti sulla caratteristica flora e fauna della zona. In particolare in primavera i prati raggiungono la massima fioritura e in autunno le farnie e altre specie vegetali si tingono di splendidi colori.
All’interno del parco si trova il Biotopo dei prati della piana di Bertrando, circa 30 ettari di prati stabili di cui una parte sono originari, cioè derivano dal disboscamento operato in epoca romana e mai coltivati. I prati sono stati nel tempo mantenuti per l’allevamento del bestiame e la pratica di tecniche agricole nel rispetto dell’ambiente.
Questi prati sono un vero e proprio scrigno di biodiversità dove gli appassionati potranno individuare oltre 70 specie erbacee diverse.
Qui scorre anche il Lavia, corso d’ acqua che nasce a Nord di Martignacco e si perde nel terreno a Sud di Pasian di Prato. Sulle sue sponde naturali sono visibili ancora tratti di muretti a secco e diverse specie arboree. Ci sono, infine, anche parecchie specie di uccelli sia stanziali che di passaggio.
Il Moral dicasi gelso per Italiano qui plui morars …
sulla via della pensione ma lui è già pensionato
MANDI MANDI
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Biel zir